Commento al vangelo

Quando pregate dite, … dal 10 al 15 novembre, Esercizi spirituali a Roma, guidati dal passionista Giuseppe Serighelli

Sentinelle che nell’oggi attendono la parusia, vigilanti contro la pigrizia della negligenza, coraggiosi di preparare la venuta del Signore, si fa vicino, il kairos è la pienezza dell’incontro che riempie tutta la vita.

Donare TUTTO, con umiltà, riservatezza, discrezione, è questo il buffetto nel viso di chi fa la carità, della persona religiosa, un avvertimento di Gesù, a non elencare le proprie opere, a non vantarsi o servirsi di Dio per esibirsi. La carità copre una moltitudine di peccati, ma deve essere generosa e nascosta. Così sia.

Amare il prossimo è un imperativo interiore, non possiamo disattendere questo appello che è più di un comandamento, è più di una norma o una legge, è la vita, al di là di riferimenti religiosi, e la venuta di Gesù nella carne, ci ha mostrato che amare è possibile, fino al dono della vita.

Santità, il volto bello della chiesa, il volto bello di Gesù, il volto bello dell’Amore, il volto bello della Vita.

Un grido, un balzo in avanti, un rimettersi in piedi e gettare il pesante mantello, un nuovo cammino, una nuova vita, passando da u ciglio della sarda per incontrare il Salvatore che con la sua tenerezza libera da ogni male. E’ un andare verso la salvezza, senza aspettare la manna dal cielo e andare incontro. Ci aspetta!

Servizio e potere, primi e ultimi, prestigio e favori, quanti incidenti durante il percorso verso Gerusalemme! Gesù educa la comunità correggendo il tiro e alzando l’asticella dell’impegno, la cura verso il prossimo non può essere abusata in nome dell’autorità. Guai a scandali che spadroneggiano sulla fede degli altri.

La conversione, anzi un cuore rinnovato, nasce da uno sguardo in cui ci si scopre guardati amati. Mi chiedo quanto ciascuno di noi, le chiese, le parrocchie, i gruppi, ci si lascia guardare da Gesù, oppure, si è riepilogati su sè stessi.

La bella notizia di Gesù, l’annuncio liberante è un cuore nuovo.