SALUTO DEL PARROCO SAC. V. LEONARDO MANULI ALLA PARROCCHIA DI SAN PROCOPIO M.

SALUTO DEL PARROCO SAC. V. LEONARDO MANULI ALLA PARROCCHIA DI SAN PROCOPIO M.

SALUTO DEL PARROCO SAC. V. LEONARDO MANULI ALLA PARROCCHIA DI SAN PROCOPIO M. 1905 1242 Vincenzo Leonardo Manuli

  Custodisco nel cuore la semplicità e la spontaneità di tante persone. Ringrazio ciascuno e ciascuna di voi, a partire dai piccoli agli adulti, perché ogni persona è un volto ri-volto, una storia, un cammino di fede, una esperienza di vita e di umanità, e quando si entra nella vita dell’altro, occorre rispetto, togliersi i sandali dai piedi, come quando si entra in CHIESA, presidio di amore e perdono, LUOGO SACRO E DI PREGHIERACASA DI DIOCASA di tutti coloro che riconoscono in questo TEMPIO la presenza del SIGNORE.

Ho pregato per tutte le famiglie, anche quelle in difficoltà, ho provato qualche momento di amarezza per alcuni passaggi d’ingiustizia e di arroganza, cozzando con la durezza nell’affrancarsi da alcune mentalità nichiliste, mortifere e abituali dalle nostre parti, strutture di peccato sociale; ho cercato di tenere la parrocchia libera da strumentalizzazioni religiose, inquinamenti e comportamenti non cristiani e non umani, consapevole che ognuno di noi non è esente dal peccato, e che una cattiva testimonianza scandalizza i deboli e fa smarrire i piccoli, interpretandola quale presidio di legalità e di giustizia nel nome di DIO.

Un pastore non può tacere, in modo particolare quando con sofferenza osserva che la bellezza della propria comunità è ferita dai segni e dalle conseguenze della presenza del male. Esso assume spesso un criminale e dunque mortifero volto, il cui intento è unicamente quello di oltraggiare il bene comune, facendone smarrire l’autentico senso cristiano e civile. Ho pertanto avvertito il dovere – pastorale e sociale – di incoraggiare a fare memoria di tutto ciò, invitando a comportamenti più coerenti al vangelo, i cui valori fanno tra l’altro risuonare le inequivocabili parole di Gesù: “Se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo” (Lc 13,5), che hanno ispirato, non a caso, il titolo al documento: “Annunciare il vangelo della vita nella nostra terra per un futuro di giustizia e di carità, Conferenza Episcopale Calabra, 2007) . É pertanto in quest’ampia prospettiva che ho inteso indicare – attraverso la forza dell’annuncio – sentieri capaci di proporre l’alternativa di una più audace, rinnovata e speranzosa cultura della vita.

  Ricordo con gratitudine al SIGNORE i ritiri spirituali nei tempi forti, le catechesi, i primi nove venerdì del mese, i grest con i ragazzi e le ragazze, il PELLEGRINAGGIO A PALERMO SULLE ORME DEL BEATO PINO PUGLISI, e soprattutto gli incontri frequenti con gli anziani e gli ammalati.

  

Chiediamo e preghiamo il SIGNORE, di seguire i suoi passi, LUI è la VIA, la VERITA’ e la VITA, il PASTORE BELLO dal CUORE MISERICORDIOSO. Sono consapevole che la MISSIONE di un prete è SEMINARE la PAROLA, di rimanere saldo nelle tempeste: “Nel coraggio dei pastori, la gente ritrova il coraggio”, diceva don Italo Calabrò. Quando con dolcezza e umiltà ascoltiamo LA VOCE DI GESU’ non ci smarriamo. La VERGINE MARIA, sempre accanto al FIGLIO, incoronata REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA, ci guarda. Preghiamo perchè vegli e custodisca questa parrocchia dal Maligno, che sovente crea divisioni, l’avversario che combatte la CHIESA, MARIA e i suoi SERVI, ma se saremo con LEI, imitando la sua POSTURA sotto la croce, uniti alla MADRE CELESTE, se sapremo gridare AVE MARIA! con la bocca e con la vita, non trionferà il male, perché L’ULTIMA PAROLA SPETTA A DIO.

AUGURI DI BUON CAMMINO E  DI BUON RICOMINCIAMENTO. 

PACE!

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