Nel territorio difficile della camorra, del clan dei Casalesi, don Peppe Diana, non ha avuto paura, ha denunciato, ha gridato, ha coinvolto giovani e non, ha sferzato la stessa chiesa locale a non abbassare la testa. Oggi le terra macchiate di sangue, sono rinate grazie al suo impegno, al coraggio della parola, “non tacerò”, non voltando le spalle davanti a complicità, soprusi e violenze della camorra, invitando i giovani a reagire.