Scappava dai suoi aguzzini,
spiata e spogliata da sguardi morbosi,
è la resa dei conti
in un tribunale a cielo aperto.
Donna amata, amante,
dai tanti amanti,
non vendi amore,
cerchi perdono.
In mezzo lei in un cerchio di morte,
i più vigliacchi pronti a giudicare i peccati altrui,
con le pietre in mano,
accusatori avvelenati,
cercano appigli,
sentenze senza appello.
E Tu osservavi,
attendevi fino a che punto arrivavano,
mentre lei era circondata di disprezzo,
nuda, sola, pronta a morire.
Quanti gesti e parole omicide
si consumano ogni giorno,
nell’indifferenza e in mezzo a cuori rapaci!
E Tu cosa pensi mentre scrivi a terra?
Ti alzi, li guardi, scruti il loro cuore,
e se ne vanno, pronti a colpire un’altra volta.
Adesso sono soli, l’Amore e la perdonata,
non getta la spugna,
non giudica i suoi sbagli,
l’abbraccia, la guarisce,
e gli presenta il nome di Dio:
Perdono.
Solo a Dio spetta l’ultima parola.
È tutto qui.
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