Dio congiunge

Dio congiunge

Dio congiunge 794 1008 Vincenzo Leonardo Manuli

XXVII Domenica del tempo ordinario

3 ottobre 2021

(Mc 10,2-16)

Dio ha un sogno, unirecongiungere e non separare come fa il diavolo, il progetto originario di Dio è l’unità, una sola carne. Dio ama l’uguaglianza, rispetta la differenza, per questo noi cristiani professiamo il credo nella Trinità, unità, differenza, uguaglianza. Nella nostra anima è impressa l’immagine della santissima Trinità, noi siamo stati creati ad immagine della Trinità. Nel matrimonio tra l’uomo e la donna, essi prefigurano un cammino di profezia di comunione.

Tentazione

Un gruppo di farisei si recano per tentare Gesù, si confrontano su una questione delicata, e lo mettono alla prova sul divorzio: “è lecito per un marito ripudiare la moglie?”. Era un diritto esclusivo del marito, per qualsiasi motivo, anche superficiale, poteva scrivere un atto di ripudio, ma la donna non può ripudiare il marito. Gesù prende le distanze dal legislatore, si esprime, e rimanda al piano del Creatorel’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto.

Il sogno di Dio

Cosa significa il piano originario di Dio? Gesù ci prende per mano, ci accompagna e ci porta nel cuore di Dio, al suo sogno originario, tener vivo il respiro dell’origine, e chiede di alimentare il suo sogno. Egli ci invita a guardare all’essenziale, “il vangelo non è una morale ma una liberazione” (G. Vannucci), solo se è visto così esso è liberante. Il sogno di Dio è i due che si incontrano, si cercano, si amano, si congiungano, diventano una cosa sola

Fragilità e grazia

Oggi vediamo tanta fragilità, i legami sono molto provvisori, prevalgono le infedeltà. Ha ancora senso parlare di matrimonio quando chi si sposa in chiesa lo fa per tradizione, non frequenta la comunità cristiana e non partecipa alla vita sacramentale, e usa la chiesa come palcoscenico e momento teatrale? C’è anche una responsabilità nostra di pastori, un mea culpa facciamolo ogni tanto: non accompagniamo, non siamo chiari, andiamo dritti al sacramento, non facciamo discernimento, sono problemi pastorali mai affrontati e discussi, e poi facciamo prevalere le norme, la dottrina. Oggi sono numerose le convivenze, frequenti i divorzi, c’è molta sofferenza all’interno delle coppie. Prima di giudicare dobbiamo metterci in ginocchio, guardare, ascoltare, esaminare caso per caso, parlare con misericordia, essere consapevoli del duro mestiere della vita matrimoniale. Il vangelo non chiede di rispettare una norma esterna, c’è una legge nell’intimo del cuore, che riaccende l’amore, il sogno di Dio, l’impegno dei coniugi di coltivare, di custodire, di ricucire gli strappi. Negli anni si può essere duri o aggressivi, e si sta tradendo il sogno di Dio, l’adulterio vero è nel cuore. Chi può accogliere questo annuncio di Gesù? Il vangelo prosegue parlando della piccolezzaGesù benedice i bambini, li pone in mezzo, l’umiltà e la semplicità della sequela ricordano che la storia della salvezza è perché i due, “maschio e femmina vivano la storia dell’amore, la storia della vita, l’uno di fronte all’altra, volto contro volto, in una reciproca responsabilità, chiamati nel loro incontro a diventare una sola realtà, una sola carne” (E. B.). 

In questo incontro di amore c’è la chiamata, la vocazione, e la grazia, quella che si professa il giorno del matrimonio, “con la grazia di Cristo ..”, la grazia del dono gratuito l’uno all’altra, a cominciare dal proprio corpo, l’alleanza che fa sì che l’incontro sia storia nel tempo e tenda dunque al “per sempre”, fino alla morte, per andare anche oltre la morte (E. B.).

Signore Gesù, con la tua grazia saremo una sola carne

Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano l’aurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno è un passo verso il Cielo. Siamo l’impossibile che diventa possibile, perché l’odio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dell’arcobaleno.

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