DEEPSEEK, CHATGPT, MACHINE LEARNING, E CHI PIÙ … (IA) – (5)

DEEPSEEK, CHATGPT, MACHINE LEARNING, E CHI PIÙ … (IA) – (5)

DEEPSEEK, CHATGPT, MACHINE LEARNING, E CHI PIÙ … (IA) – (5) 1024 1024 Vincenzo Leonardo Manuli

Penso alla rapidità con cui dobbiamo cercare di capire nuove parole, soprattutto in lingua inglese, ma non basta conoscere la traduzione in italiano, anche il contenuto, il senso, il significato e l’impatto nella realtà umana e sulla nostra condizione esistenziale. Potenzialità, prestazioni, una velocità straordinaria che ha bisogno di educazione e di formazione. Da un lato tanti allarmismi: perdita dei posti di lavoro, la libertà dell’uomo, i cosiddetti effetti indesiderati; dall’altro, ottimismi superficiali, perché ci sarà più efficienza, operazioni più veloci, il progresso tecnologico risolverà tanti problemi, questioni di problem solving.

Al centro l’uomo, si ripete spesso, il rapido cambiamento tecnologico è dovuto alla creatività umana, ma questa, sarà sostituita? Non solo la tecnologia è veloce, anche i rapporti personali, le relazioni, in tutto questo, in una società veloce, del mordi e fuggi, non c’è spazio per i prolissi, per storie lunghe, tutto è effimero, fuggevole. C’è anche la brevità della rete, sul web sulle app, sui social e sulla messaggistica (V. Stagno, Il pensiero breve, 2023).

La tecnologia ha sostituito i muscoli, lo stesso farà con la nostra mente? 

Qualche giorno fa la notizia più gettonata è stata la novità cinese DeepSeek, l’antitesi della ChatGpt americana creata da Open AI, secondo alcuni una copia di quest’ultima, ma più vantaggiosa per i costi, il tempo e non finisce qui. Cosa è la DeepSeek? La replica cinese a ChatGpt, uno scontro tecnologico e di ricerca con gli Usa dell’agguerrito presidente Trump. Ma, alle domande alla DeepSeek su alcuni argomenti scottanti per la Cina, Tienanmen (la protesta in piazza del 4 giugno 989), Taiwan, la chat si è bloccata!!!

Quello che occorre considerare è il rapporto umano con le macchine, chi è l’uomo? Il rapporto è solo utilitaristico? Porre la questione esistenziale è importante, è l’uomo che sempre decide, sceglie?

Queste mie riflessioni sono una finestra sulla realtà complessa e sempre cangiante del rapporto uomo-macchina, consapevole della vastità dell’argomento, riprendo una citazione del filosofo Martin Heidegger a proposito della tecnica, già anticipava i pericoli del dominio della tecnologia sull’uomo. Se da un lato è necessario correre con il proprio tempo senza smettere di pensare, di capire questo mondo, sviluppare intelligenze, quella artificiale non è l’unica, dall’altro, provoca a scoprire il cervello umano, una fonte infinita di ricchezze, se si sa usare nel modo giusto.

Educazione, formazione, studi, ricerche, dibattiti, è urgente allevare una nuova generazione di giovani in grado a rimanere in corsa. Anche la Chiesa è intervenuta con una Nota congiunta di due Dicasteridella fede e della Cultura e dell’EducazioneAntiqua et Nova: i rischi e i benefici dell’IA, abuso ed effetti, la questione antropologica, ma è soprattutto sulla divinizzazione dell’IA, l’apparente onniscienza e onnipotenza, ma su questa Nota in un articolo successivo approfondiremo alcuni aspetti di questo documento.

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