MOSSI DALLO SPIRITO – DOMENICA 2 FEBBRAIO 2025

MOSSI DALLO SPIRITO – DOMENICA 2 FEBBRAIO 2025

MOSSI DALLO SPIRITO – DOMENICA 2 FEBBRAIO 2025 2048 1536 Vincenzo Leonardo Manuli

Quaranta giorni sono passati, dopo il Natale del Signore, si benedicono e si distribuiscono le candele ai fedeli, un simbolo: Gesù è la luce del mondo, il Messia preannunciato dai profeti, nato dalla Vergine Maria e dallo Spirito Santo, la cui identità è riconosciuta dalle persone mosse dallo Spirito Santo. Quanto abbiamo di questa luce! È una festa importante, fa parte del mistero del Natale, continuiamo a celebrare il mistero della incarnazione del Figlio. I genitori lo offrono al Padre, e c’è qualcuno che con meraviglia e stupore intuiscono il compimento della salvezza, il vecchio Simeone e la vedova Anna. 

Portarono il bambino ..

Gesù è il consacrato al Padre, la famiglia adempie questo dovere religioso in osservanza della Legge Mosaica, e dice quanto Maria è consapevole di quello che sta compiendo. La Vergine Maria sta rimettendo il frutto del suo parto nelle mani del Padre. In questa festa  convergono la dimensione cristologica e quella mariana: la presentazione al Tempio del Signore e la Purificazione  di Maria. Ma qui c’è un’altra convergenza, è la luce, simbolo naturale e simbolo divino, la luce quale categoria antropologica dell’incontro rivelativo di Dio.

Mossi dallo Spirito

In questo giubileo della preghieraPellegrini di Speranza, il vecchio Simeone ne è un simbolo: Aspettava la consolazione d’Israele. Simeone è mosso dallo Spirito, dallo sguardo acuto, icona del credente, simbolo del Primo Testamento che prende tra le braccia il Bambino, si avverano i suoi desideri: Ha visto la salvezza, ha visto il Salvatore. E la profezia a Mariauna spada trafiggerà la tua carne. Maria come Madre del Salvatore, anch’essa ha un destino, nel disegno di Dio, partecipa alla sofferenza del Figlio, Simeone profetizza la missione della Vergine. E Anna, la vedova che anche lei attendeva nel Tempio, sospinta dal vento, è inserita nella processione che va incontro a Cristo, verso la Casa di Dio e accoglie tra le sue braccia la Luce, riconosce la presenza di Dio.

Cristo luce del mondo

Oggi è una festa carica di attesa, di compimento, di luce, c’è il passaggio alla nuova luce che illumina il buio e le tenebre, difende dal male, e guida i nostri passi alla bellezza dell’incontro. Pensiamo alla luce della Parola, alla luce dell’Eucaristia: qualche giorno fa abbiamo celebrato la memoria del dottore angelico, San Tommaso d’Aquino. Si racconta che in una Eucaristia, ricevette una rivelazione, questo grande e immenso pensatore, teologo filosofante, theologus filosofans, “tutto quello che aveva scritto era come paglia davanti al mistero di Dio”. La vera sapienza, non è nella mente umana, ma in quella divina e misteriosa di Dio che come dice San Paolo: Dio le ha rivelate per messo dello Spirito (cf. 1 Cor 2,6-10). Il cristianesimo non è una religione nazionale, ma universale! Luce del mondo, per San Tommaso vuol dire anzitutto che noi non brilliamo di luce propria, il cristiano è lux illuminata, la luce unica e vera è Cristo: siamo luce perché siamo congiunti a Cristo sicché, se ci distacchiamo da Lui, diventiamo tenebra.

Illuminati da Cristo per illuminare 

A noi è chiesto di farsi luce, portatori di speranza, certi della presenza del Risorto, nella fede di orizzonti meravigliosi, illuminare gli altri, come il lume la lampada è luminosa, è capace di illuminare.

Signore, aiutaci a cogliere i segni dello Spirito, a riconoscere la luce che ci viene incontro nella Parola e nei Segni del Pane e del Vino eucaristici, e a farci luce, ai compagni di cammino.

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