III TEMPO ORDINARIO – Lc 1,1-4.4,14-21
C’è un oggi che indica una presenza nel presente, un oggi gravido di futuro. Nella teologia è il kairos, una opportunità favorevole, un tempo che non è lo scorrere delle lancette, ma il tempo di Dio, è una storia che si fa salvezza. Esattamente in questo oggi, si compiono le scelte decisive, si compie la Parola, si decide per la vita e per la morte, perchè è un oggi pieno di eternità. Per il credente l’oggi è l’oggi di Dio, di Gesù, di Cristo, che parla al cuore, alle menti, alla vita, fuori dai templi sacri e dai circoli chiusi, perchè parla al cuore, con la sua Parola, e noi, teniamo gli occhi fissi e lo sguardo su di lui.
OGGI
Gesù inizia dalle periferie, anche la chiesa è periferia, di ascoltatori abitudinari e distratti, di partecipanti indifferenti, di credenti addormentati e tiepidi. Partecipiamo alla Messa, – a volte più per dovere che per piacere (sic!!) -, è come se fossimo nella sinagoga di Nazareth, in riva al lago, al monte delle beatitudini, a Cafarnao, per strada, dove tanta gente si ritrova attorno a Gesù ed ascolta la predica: “Non spiega Gesù il brano di Isaia che ha appena letto, non gli interessano le speculazioni di pensiero, le teologie, le filosofie, le dottrine: il programma è quello, già scritto, resta da farlo vivere, oggi” (L.V.). Quel giorno a Nazareth si ripete anche oggi: “oggi è sempre la parola che possiamo dire come ascoltatori autentici di Gesù. E possiamo dirla anche dopo un passato di peccato: Oggi ricomincio, perché la vita cristiana è andare di inizio in inizio attraverso inizi che non hanno mai fine” (E. B.).
KAIROS
Oggi è l’ora, il kairos, l’inizio di un tempo nuovo, di ascoltare la Parola di Dio; oggi si decide, oggi è la potenza dello Spirito, compagni inseparabili, Parola e Spirito Santo, la dynamis di Dio. Oggi la Parola interroga, interpella, chiama ad una risposta, invita alla sequela, alla conversione. Quando saliamo sull’ambone, quando sul leggìo i nostri occhi sono fissi sui testi della liturgia, quando la nostra voce prestata allo Spirito, quando ascoltiamo, noi duri di orecchi, accade un evento, siamo servi della Parola, un servizio che non è potere, una esibizione, ma l’umile partecipazione all’azione e allo stile di Dio.
TEMPO DI SALVEZZA
Oggi è il tempo della salvezza, un oggi che è per sempre, eterno, che ricomincia, “Oggi leggiamo nel Vangelo scritto quasi 2.000 anni fa, è veramente oggi: è l’oggi di questa giornata della mia vita, è il mio presente” (L.V.), e dobbiamo affrontare con pazienza la fatica dell’ascolto della Parola contenuta nelle Scritture, “compiendo quel lavoro spirituale che spalanca pozzi di acqua viva nei terreni della nostra anima” (R.P.). Oggi lo è stato per Maria: si faccia di me secondo la tua Parola; Oggi la Parola che i santi hanno ascoltato ed è cambiata la loro vita, tolle lege, sentiva il richiamo sant’Agostino.
Aiutaci Signore ad ascoltare la tua Parola e a rispondere con gioia: Lode a te o Cristo, Rendiamo grazie a Dio, si compia in noi la tua parola.
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