QUANDO PREGATE DITE …

QUANDO PREGATE DITE …

QUANDO PREGATE DITE … 2560 2560 Vincenzo Leonardo Manuli

Condivido l’esperienza di questi giorni di ritiro, per la decima volta in questa casa passo per un tempo di riflessione, di preghiera, di riposo, di approfondimento.

“Non è tanto importante conoscere quanto il gustare”, affermava Ignazio di Loyola, fondatore degli esercizi spirituali e della Compagnia di Gesù (l’ordine religioso dei Gesuiti).

– Cosa sono? – Perché ritirarsi? – Come ci si entra? – Come ci si esce?

Dal 10 al 15 novembre 2024, nella Casa dei Passionisti “Al Celio” a Roma, guidati dal passionista Giuseppe Serighelli, si sono svolti gli esercizi spirituali a cui hanno partecipato più di trenta esercitanti, tra religiosi e sacerdoti. La casa, nel centro di Roma, in un immenso parco verde, è stata voluta proprio dal fondatore, San Paolo della croce come luogo di ritiro.

Padre Giuseppe Serighelli, religioso passionista, attualmente è il cappellano del Santuario di Lourdes. Egli è un volto noto ai fedeli e ai telespettatori di Tv2000, ogni sera alle ore 18.00 in collegamento, presiede la preghiera del Rosario.

Preghiera

Il tema centrale che ha fatto da sfondo è stata la preghiera del Padre nostro nelle sue declinazioni, bibliche, spirituali e teologiche. E’ la preghiera quale sintesi del Vangelo, la più conosciuta dei cristiani, e forse troppo scontata, recitata con fretta e con abitudine. Gesù ha risposto ai discepoli, alla loro richiesta, Signore, insegnaci a pregare, una preghiera che è un dono e comprende tutta la vita del discepolo: Dio come Padre, il pane quotidiano, la volontà di Dio, il suo regno, la liberazione dal male, i debiti, la fraternità. Il Padre nostro è una preghiera di estrema fiducia, sobria, essenziale, filiale, umile, profonda, dove Gesù mostra il volto di Dio; una preghiera che ha a che fare con la giustizia, i rapporti sociali, con il prossimo, gli ultimi tempi. La preghiera conosce tante forme, ognuna di queste è importante: lode, supplica, domanda, confessione, lamentazione, perdono, ringraziamento. La preghiera è un dialogo, una relazione, tra un io e un tu, un noi e un tu, un riconoscimento dell’alterita’. In particolare, il Padre nostro è una preghiera corale.

Vita e Sequela

Il tempo degli esercizi spirituali è un itinerario che prevede durante l’anno una sosta, non solo per i religiosi ma anche per i laici, per interrogarsi, riflettere, stare di più con la Parola, stare con la presenza del Signore, nella meditazione e nel silenzio, fermarsi e prendersi tempo. Ogni tema degli esercizi ha l’obiettivo di rinforzare la sequela al Signore. La preghiera delle lodi, l’Eucaristia, l’adorazione, il silenzio, la meditazione, la Confessione sacramentale, scandiscono le giornate. Gesù stesso nel vangelo un giorno invito’ i suoi a riposarsi e stare con lui in un luogo deserto; egli per primo pregava il Padre, all’alba e tutta notte, anche insieme ai discepoli e nei momenti difficili del suo ministero.

Missione

Come si esce? La domanda posta all’inizio è collegata alla precedente. All’inizio si fanno dei propositi negli esercizi, c’è una grazia da chiedere, direbbe Ignazio di Loyola, sotto il magistero dello Spirito, dentro un mondo complesso ed una umanità difficile, in cui superficialità e superfluo, consumismo ed edonismo, dettano l’agenda della politica e delle persone; non solo, sembra non esserci posto più per Dio o addirittura, Dio si è nascosto e tace, non interviene, tra conflitti, guerre e violenze.

Per una sana realtà

Un passaggio è importante menzionare, non abbandonarci alla tentazione, è una delle richieste della preghiera del Padre nostro. Il credente è messo alla prova, la sua fede è tentata, per non soccombere nel duello tra forza e debolezza, gli è richiesto perseveranza e temperanza nella preghiera, con umiltà. Il regno di Dio viene, è nascosto, il vangelo si compie ogni qualvolta nella prova e nella fiducia si rimane in piedi forti nello Spirito e fortificati dal Signore, senza cedere al peccato di dominare, anche facendo del bene, senza illusioni e con un sano realismo.

Affermava il teologo gesuita Karl Rahner, il cristiano del futuro o sarà mistico o non sarà, ecco il nostro compito, essere quel lievito nel mondo e ricordare l’uomo a Dio e Dio all’uomo.

Queste sono alcune foto della casa, della cappella, dei momenti di preghiera.

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