“Mi accompagni zio?” Venerdì 27 settembre alle ore 16,30 sul corso Garibaldi a Reggio Calabria presso la libreria Ubik, centinaia di ragazzi e di ragazze, qualche adulto accompagnatore, hanno fatto la fila, sotto il sole cocente, per incontrare, ricevere un autografo e farsi il selfie con questa Felicia, divenuta un idolo tra i lettori più giovani.
L’evento è stato ampiamente pubblicizzato sui social, anche dalla stessa libreria, tra i lettori stessi, per cui bisognava acquistare il libro e avere il pass per ricevere l’autografo live dalla scrittrice in persona.
Chi è Felicia? È un architetto, ha trentasette anni, ha scritto diversi romanzi, amata tra le fasce più giovani, è un fenomeno. Ha un bell’aspetto, sorridente, gioca molto sui vestiti colorati, occhi e sguardo profondo, un personaggio uscito dai cartoni animati. Forse anche lei è rimasta sorpresa di questo successo; i suoi romanzi parlano di storie di vita, di amori, di sogni, di sentimenti ed emozioni, che colpiscono e seducono i giovani.
Mi ha sorpreso l’evento, lo definirei socio-antropologico, unico in Calabria: diversi giovani provenivano dalla Sicilia e da altri paesi della Calabria (Catanzaro, Crotone, Vibo V.). Purtroppo la location, l’orario, sotto il sole, non sono state azzeccate, con il rischio di qualche svenimento. I giovani, all’arrivo di Felicia cantavano: “sei bellissima”, lei si è lasciata adulare, salutandoli, facendosi qualche selfie, un gesto rispettoso per tanta attesa.
Appena è arrivata, tutti con lo smartphone a suggellare l’evento, e dopo una breve presentazione, qualche domanda, poi subito in libreria per ricevere i suoi lettori, autografare i libri e salutarli.
Mi sono chiesto cosa ci facessi io qui, nonostante all’inizio ho spiegato la mia presenza, ma mi ha fatto piacere, stare “in mezzo ai giovani”, partecipare al loro entusiasmo, percepire l’interesse verso la lettura, rispettare i loro interessi.
Ho domandato alla mia nipotina Caterina cosa l’ha colpito di più e lei mi ha risposto: “vedere tutta quella gente e incontrare Felicia”. Una delle parole che è impressa nella sua mente è l’affermazione di Felicia: “amare sé stessi è la cosa più importante, se non si ama prima sé stessi non si possono amare gli altri”. Il filosofo ebreo Emmanuel Levinas già lo diceva a proposito del volto del prossimo. La Parola di Dio nella Bibbia lo proclama solennemente, “Ama il prossimo tuo è te stesso”, ribadito da Gesù. Detto in forme diverse, la rivoluzione dell’amore può cambiare la nostra società.
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