UN GRANDE ABBRACCIO – DOMENICA 26 MAGGIO 2024

UN GRANDE ABBRACCIO – DOMENICA 26 MAGGIO 2024

UN GRANDE ABBRACCIO – DOMENICA 26 MAGGIO 2024 2048 1151 Vincenzo Leonardo Manuli

SS. TRINITA’  – Mt 28,16-20

Io sono con voi 

Missionari

L’appuntamento è sul monte, luogo dell’epifania e della ripartenza, il Risorto và incontro ai suoi. Si è in cammino, nella storia, essi sono chiamati a essere luce per molti in forza della relazione nuova con Cristo e con il Padre che li rende figli nel FiglioLa missione della Chiesa del Risorto comincia però con una ferita, non sono più dodici. È un comunità ferita quella dei missionari del vangelo, proprio come il corpo ferito del Risorto, che porta i segni della passione. C’è stata una perdita, uno strappo violento. Tuttavia quella comunità nonostante è imperfetta, è ancora amata,  Gesù continua ad attrarre a sé i suoi anche dopo i deragliamenti della passione. Per questo li chiama ancora e li aspetta. Ed è lì sul monte che “il Risorto va incontro ai suoi e continua ad attirarli a sé, a farli salire oltre le fatiche del vivere quotidiano, oltre il peso del peccato e il rimorso per le omissioni, e permette loro di riossigenare il cuore e gli orizzonti del proprio avvenire” (R. M.). 

L’amore trinitario

Dio è compagnia, non solitudine, e assegna un compito, diffonde questo amore trinitario. È a questi discepoli che Gesù affida il compito di portare l’amore. Sono unti di Spirito infatti a battezzare, cioè a fare discepoli, ad annunciare l’amore della trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. L’amore che sono chiamati a predicare è allora prima di tutto comunione. “Non è l’amore di un Dio che è semplicemente uno, cioè chiuso nel suo isolamento. Non è il Dio di Aristotele che muove l’universo, pensando sempre e solo a se stesso. Questo sarebbe l’amore malato dell’uno, l’amore autoreferenziale del narcisista” (G. P.). Come spiegarti la Trinità? La Trinità è da vivere, è dinamicità, vive con noi, in uno slancio che è amore. “La missione dei discepoli di ieri e di oggi è decisamente generativa e consiste nell’immergere tutti i popoli nell’amore trinitario, facendo loro gustare la forza salvifica della parola e dei gesti di Gesù. La loro forza viene dall’esperienza dell’incontro con un Dio che è pienezza di relazione perché è Padre, Figlio e Spirito Santo, e dal partecipare al loro meraviglioso essere l’uno per l’altro e l’uno nell’altro, al loro esserci per noi e in noi” (R. M.).

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