DOMENICA 31 MARZO 2024 PASQUA DI RISURREZIONE 

DOMENICA 31 MARZO 2024 PASQUA DI RISURREZIONE 

DOMENICA 31 MARZO 2024 PASQUA DI RISURREZIONE  1280 960 Vincenzo Leonardo Manuli

DICUNT .. E’ RISORTO!

Dicono, si dice, corre una notizia, gli animi si risvegliano, tra smarrimento e sbigottimento, incredulità e novità, dicerie e falsità. Quei pochi discepoli del Nazareno e il seguito di donne, da che cosa traggono forza? Cosa è accaduto? Accade tutto nel silenzio della notte, nel buio, quando tutti dormono. Impreparati a qualcosa di incredibile dove è difficile dare un nome ad una nuova realtà, riemergono le sue parole, si diffonde il profumo di un inedito.

Le donne erano andate per ungere il corpo del crocifisso, ma il sepolcro è aperto e la pietra è stata rimossa, dove Giuseppe di Arimatea aveva deposto il corpo di Gesù, avvolto in un lenzuolo pulito, non c’è più il corpo, forse sarà stato trafugato. 

Da quel sepolcro vuoto i suoi discepoli possono trarre nuova forza per il loro cammino, anzi la ricevono, è la forza da cui anche noi riceviamo luce, parola e nutrimento.

C’è stupore, Maria di Magdala, l’apostola degli apostoli, Pietro e Giovanni, non hanno nemmeno il tempo di rielaborare il lutto e il dolore per la morte del Maestro, adesso si trovano davanti ad una pietra rotolata, un sepolcro vuoto. È una corsa a perdifiato per andare a verificare, anche ora, proprio ora tutto sembra più faticoso e difficile.

La fede è un percorso faticoso, è un processo dinamico, di cadute e ricominciamenti, perché si tratta di lasciarci guarire dalle ferite della sfiducia, dalle ferite generate dai nostri tradimenti, dalle ferite della delusione. Dove sei Signore? Sei risorto, ma come mai le nostre vite ancora non conoscono la risurrezione? Ci sono tante pietre non rotolate, altri che vivono nella tomba, nel buio, preferiscono non immischiarsi e non rischiare. 

Cosa significa Risurrezione? Cosa cambia per i primi discepoli e per i discepoli di tutti i tempi e per tutti coloro che si dicono cristiani? Risorgere è ripartire, rialzarsi, ricominciare, riprendere una nuova vita, con la forza dell’amore del Risorto che invita a guardare oltre, in profondità, nel canto dell’amore e nella danza degli sposi, nella festa del perdono in cui l’abbraccio spegne ogni contesa e incomprensione.

“La Pasqua non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Ovunque tu sia nella tua vita, comincia a cercare, non stancarti, non perderti d’animo. Guarda quello che oggi il Signore mette nella tua vita e lasciati guidare dal profumo che ha lasciato sulla porta del tuo cuore” (G. P.).

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