LUCE!  SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

LUCE!  SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

LUCE!  SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA 1600 1311 Vincenzo Leonardo Manuli

SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA – (ANNO B) – Mc 9,1-925 febbraio 2024

Dov’è il nostro Tabor? Che cos’è il Tabor?

Ognuno ha i suoi luoghi preferiti, una vetta di  montagna per respirare aria buona, presso la riva del mare per contemplare il mare calmo o un tramonto, la pianura, insomma, vi sono luoghi di meditazione e di quiete, di bellezza che incanta, anche in un bosco per abbracciare gli alberi o nel proprio giardino per sentire il profumo di un fiore.

Dov’è il nostro Tabor?

È una domanda importante, profonda: dov’è la bellezza che ci salva e ci trasfigura? Può essere distante tanti chilometri o vicinissimo a noi, anche dentro il nostro cuore, in cui tutto è battito, meraviglia e stupore. Concretezza o utopia, il Tabor esiste, ognuno ha il suo Tabor, dove si svolge la lotta quotidiana, il roveto ardente o il Sinai della rivelazione. Anche il letto dell’ammalato è un Tabor, come la mano del medico che accarezza il paziente, e solo Dio può aiutarci e trasfigurarci per fare esperienza di luce. Il vangelo, buona notizia per la nostra vita, racconta Gesù che si accompagna con i suoi tre amici più intimi, Pietro, Giacomo e GiovanniVenite con me sul Tabor è l’imperativo divino, un’esperienza indimenticabile, in cui egli si trasfigura, ha un volto illuminato, bello, raggiante, pieno di luce, e ti emoziona perché hai a che fare con Dio. Abbiamo mai fatto esperienza di luce?

Che cos’è il Tabor?

tre hanno occhi incantati come bambini, dopo la fatica della salita un po’ di quiete, ma dopo, una volta scesi a valle, dovranno affrontare la dura esperienza di accettare il fallimento del Maestro, la sequela della croce. Essi non sanno descrivere cosa sia il Tabor, luce, gioia, bellezza, stupore, sono immersi in un’estasi che rimane nel petto, e servirà per incoraggiare nei momenti di avversità.

Cosa vuol dire il Tabor?

La nostra esistenza è fatta di momenti di buio e di momenti di luce, questi ultimi servono per rimanere aggrappati quando tutto si fa difficile, quando tutto è incomprensibile, quando tutto è contro, quando non ci sono parole per interpretare una realtà dura, ma solo grida e gemiti.

Dentro la nube sul Tabor, la voce del Padre che rincuora: Ascoltatelo! Di nuovo l’imperativo dopo il battesimo nel Giordano, un atto di fede, il ritorno alla parola, la memoria del cuore.

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