«Mi chiedi dove adorare Dio, su quale monte? Ma sei tu il monte! Tu il tempio.». Ermes Ronchi
Gradualmente Gesù nell’incontro con la donna Samaritana, dopo aver superato ogni pregiudizio etnico, religioso, conduce la donna al profondo desiderio di ogni uomo, che passa attraverso una sete che si crede possa essere estinta da soddisfazioni provvisorie, ma questa sete aumenta, e non è solo un bisogno fisico, ma è ancora più profondo.
Il dono di Dio
Ci sono incontri inaspettati nella vita, sulla strada, a casa, in chiesa, al pozzo, al supermercato, e solo Dio conosce il momento opportuno. Chi l’avrebbe detto a questa donna Samaritana che l’incontro con un Giudeo si sarebbe rivelato decisivo per la sua vita? Così avvenne per tanti altri discepoli e apostoli, come per San Paolo, Damasco fu un cambiamento repentino per la sua vita. Quali sono i pozzi d’amore della nostra vita? Cosa dobbiamo abbandonare, quali idoli, per adorare il Dio vero? Questa donna dai tanti mariti, dalle tante relazioni complicate, incontra un uomo che non la giudica, e la mette davanti alla verità.
Desiderio
Gesù non rovista nella storia delle persone, Aristotele affermava che Dio è motore immobile, ama in quanto amato, il Dio cristiano ama anche senza essere corrisposto, ma cerca il nostro amore. I desideri sono stati trasformati in bisogni, quella mancanza di stelle dentro la nostra vita occorre farla riemergere, ed è quello che avviene nell’incontro al pozzo di Sicar. Gesù è un grande conoscitore del cuore umano, è il Maestro del cuore, egli ascolta, entra in empatia con l’altro, non dà le soluzioni, e lentamente aiuta l’altro a farlo uscire da una situazione di stallo e la mette in contatto con il vero desiderio, Dio sorgente dell’amore e di senso della vita.
La sete di Dio la nostra
Di cosa abbiamo sete? Di amore? Di felicità? Di denaro? Di potere? Di realizzarci? Di fare carriera? Di relazioni vere e autentiche? Tutte queste seti conducono alla sete nella quale si raggiunge il santuario della persona. Quante volte abbiamo incontrato una persona che ci ha promesso di estinguere la nostra sete ed è stato un fallimento e una delusione? Quanti simboli in questo racconto evangelico, quante altezze e profondità, sete, acqua, sorgente, mariti, pozzo, tempio, monte. Dove andiamo a dissetarci? Conosciamo la nostra sete profonda? Al muretto del pozzo, nell’ora più calda della giornata, un incontro d’amore, che cambia per sempre il percorso della vita, e Dio è sempre lì, all’angolo, pronto ad aspettarci, per darci un abbraccio di tenerezza.
- Quale è il mio desiderio più profondo?
- Quali idoli da abbandonare?
In ogni vita, /un frammento di luce. /Cerco sorgenti e trovo la versa sorgente. / Mi sento assetato, /nel deserto con una vita spezzata, / incontro il dono, / la sorgente eterna, / ridà fecondità, /al mio deserto.
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