Facciamo della nostra vita un Sì.
A Maria di Nazareth è stato affidato il compito di preparare il tempo e il luogo dell’incontro di Dio con l’umanità, il suo grembo che ha permesso alla Parola di Dio di incarnarsi, portando il Signore quale tabernacolo vivente. La scena dell’annunciazione è dinamica e gioiosa, e Maria senza fermarsi per capire cosa fare e come muoversi, vive l’oggi di Dio, una teofania che rende presente concretamente Dio nella storia dell’umanità.
L’immacolato concepimento di Maria, preservata dal peccato originale, ci ricorda la bellezza degli inizi, senza macchia, senza peccato, un amore gratuito di Dio che scelse da tutto il genere umano questa Vergine pura e veramente perfetta cui l’Eterno chiede ospitalità.
Nella festa dell’Immacolata Concezione, i ragazzi e le ragazze di San Procopio hanno celebrato l’adesione all’Azione Cattolica, pronunciando il Sì sull’esempio di Maria, accompagnati dall’educatrice Maria Gentile. Una piccola realtà quella di San Procopio, e sul solco di una tradizione ecclesiale e pastorale, durante la celebrazione eucaristica hanno manifestato il loro impegno e ricevuto la tessera, segno di appartenenza a questa realtà associativa. La celebrazione eucaristica è stata bella, animata, partecipata e numerosa; per la circostanza della festa, alcuni rientrano per riunirsi alle loro famiglie, nella consapevolezza cristiana che il senso della festa è il rinvio al desiderio dell’Infinito.
Pendono dalle labbra di una acerba adolescente, il creato, Dio, l’umanità, e lei risponde Sì, e grazie al quel Sì, siamo qui, oggi, a fare spazio a Dio come Maria ha fatto spazio nel suo grembo, e grazie a quel Sì, siamo salvi.
Facciamo della nostra vita un Sì.
Dio ha pensato come salvarci in Maria, nella miracolosa nascita del Verbo, e “solo Dio ci poteva dare un uomo come lui” (E. B.).
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