Intervista a Miryam (Maria) la madre di Gesù (2)

Intervista a Miryam (Maria) la madre di Gesù (2)

Intervista a Miryam (Maria) la madre di Gesù (2) 426 350 Vincenzo Leonardo Manuli

Gesù ti ha amato anche quando qualche disaccordo che ci raccontano i vangeli ci aiuta a capire meglio la gradualità dell’umano. Lui stesso, indirettamente ti ha detto Beata, in riferimento a chi si mette in ascolto della Parola di Dio e agisce. Al momento della croce invece sei stata l’Addolorata, non l’hai sfuggita la sofferenza, ci sei stata dentro, e puoi capire ogni uomo e ogni donna che soffrono e attendono una speranza di luce.

«Sai che io parlo poco, ricorda cosa ha scritto l’evangelista Luca, “custodivo nel mio cuore” e raccoglievo ogni cosa cercando di comprendere il senso. Dio mi ha fatto capire cosa vuol dire attendere, sperare, attraversare, e vedere germogliare i fiori tra le rocce».

L’uomo non sa più distinguere il bene dal male. Satana, il Diavolo o il Nemico, sembrano retaggi del passato, invece il Maligno fa più notizia e imperversa. Quando vedo una statua che ti raffigura e dove tu calpesti il serpente, immagine del male, mi ricorda che la lotta continua fino alla fine. Il Divisore non rivela mai il suo volto, nonostante tutto egli seduce, attira a sé, si nasconde, è un infiltrato speciale.  

«Le coscienze sono addormentate. Il Diavolo per la sua superbia si è opposto al progetto di Dio, continua ad attrarre anime, ma agisce per la permissione di Dio, e a volte l’uomo si accorge che si è rotto qualcosa dentro di sé, nella società, nelle famiglie, nella politica, nell’economia. Guerre, divisioni famigliari, lotte tra fratello e sorella, scandali nella chiesa. In questo mondo sembra che a far da padroni siano il potere, il denaro, tuttavia l’uomo non è felice. In questo momento nella storia dell’umanità è ancor più urgente insegnare a rialzarsi che a non cadere, riconciliarsi con il prossimo, impegnarsi per la pace, dare giustizia ai poveri, ascoltare il grido dei deboli, non gonfiarsi di orgoglio, consumarsi in generosità. Dio conosce i tempi e i modi nella quale il suo Regno prevarrà. Oggi ci si accusa, si vive  senza compassione, ci si giudica, senza buon senso, ci si critica senza rispetto, ci si divide facendo il gioco del male. Potrei continuare. Dovete ritornare a meravigliarvi, a guardarvi negli occhi e riconoscervi come figli della stessa famiglia. Ricordate cosa ha detto tempo fa il servo di Dio, Benedetto XVI: “il bene è sempre infinitamente più grande di tutta la massa del male, per quanto essa sia terribile”».

Alle donne e alle madri di oggi cosa diresti? E a chi rifiuta la vita con pratiche contraccettive? 

«Penso a tutte quelle madri che hanno perso un figlio, a tutte le donne che portano ferite atroci e che con fatica da sole portano avanti la vita. Quando ho visto le ferite dei chiodi nelle mani e nei piedi di mio Figlio ho avuto fede che potessero divenire feritoie per il passaggio della luce, ed ho pensato a tutte quelle donne che non perdono mai la speranza di lottare e amano fino a morire».

La Calabria è terra di tanti santuari mariani, meta di pellegrinaggi, la religiosità popolare è ricca, ma non è una terra libera: la storia, ingiustizie sociali, incapacità politica, sono sintomi di una terra malata, inquieta, sottomessa a poteri criminali e lobby.

«Non sono esperta di politica ma di umanità, i poteri di questo mondo non sono al servizio di mio Figlio ma di interessi meschini che si oppongono a Dio. Ascolto e accolgo le preghiere dei miei figli, sono sorella, madre, compagna di viaggio. La vita è fatta di scelte, libere, chi sta dalla parte di mio Figlio, sarà provato e tentato, e riconoscerà con coraggio e consapevolezza cosa restituisce dignità e grazia all’uomo. Dio lascia libere le creature, vuole che tutti siano salvi, e solo una vita vissuta nella sua interezza nell’umiltà e nel servizio al prossimo, saranno una sfida alle potenze del male che cadranno davanti alla vittoria del bene.  

Al termine di questa intervista, molto bella, semplice, Miryam ha chiesto di continuare a pregare, il suo compito è di portare tutti a Gesù, e lei rimarrà sempre a fianco di chi la invoca. Conferma quanto è scritto nelle Sacre Scritture, anche nel grandioso libro dell’Apocalisse, è lei la donna che sconfiggerà il drago, fino alla fine del mondo, in questa dura battaglia, ai suoi figli sarà chiesto in questo momento di prova di non smettere mai di avere fede e di vivere una vita dei sacramenti, vittoria e alimento della fede.

Lascia una risposta

INVIAMI UN MESSAGGIO, TI RISPONDERÒ QUANTO PRIMA.

[contact-form-7 404 "Non trovato"]
Back to top