Organizzate la speranza nell’incontro in cattedrale con i giovani di Cassano all’Jonio
“Voi giovani siete l’adesso di Dio” (Papa Francesco), sì perché l’incontro nella Basilica minore – Cattedrale di “Santa Maria del Lauro” è rivolto ai giovani, al quale hanno partecipato le quinte classi dell’Iss “Erodoto Thurii” di Cassano all’Jonio, accompagnati dalla dirigente scolastica dott.ssa Anna Liporace, alla presenza delle autorità civili e militari, e alcuni di loro hanno posto quesiti attuali sulla questione sociale dell’usura e della legalità. Hanno dialogato con il vescovo di Cassano all’Jonio, Mons. Francesco Savino, il dott. Roberto Barletta della Fondazione antiusura “San Matteo apostolo” di Cassano e con don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Uomo di Potenza. L’incontro educativo e culturale rientra nella “carovana” Antiracket e Antiusura che ha fatto tappa a Cassano all’Jonio. Interventi mirati, intelligenti e sapienti, provocazioni, sfide, che non possono lasciare indifferenti: don Marcello Cozzi ha raccontato la sua esperienza sottolineando l’importanza del “noi”, dello schierarsi, della tirannia del denaro, e il Vescovo nel concludere l’incontro, visibilmente emozionato e contento di incontrare i giovani, ha chiesto di “recuperare la vigilanza critica, a parlare con coerenza e di essere resilienti militanti ed eretici della speranza”.
Chi sono i guardiani della legge? Una delle tante domande di uno studente, “siamo noi”, di chi ci mette la faccia, la comunità e la società civile. È preoccupante in questo tempo pandemico come la ‘ndrangheta si è impossessata di tutto, ma non delle coscienze, e il dott. Roberto Barletta impegnato in questo movimento di ascolto e di aiuto alle vittime dell’usura ha sostenuto che occorre avere le idee chiare, scegliendo da che parte stare.
Alla fine, il vescovo don Francesco, non ha mancato con le sue parole chiare, profetiche e pensanti di rivolgersi ai giovani e alle autorità, “siate eretici”, una eresia il cui avamposto è nella scuola, nella famiglia e nella chiesa, soprattutto nei banchi dove si apprende come la legalità occorre liberarla perché diventi concreta.
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