La prima parola che pronunciamo è mamma e il legame con la mamma è un legame inscindibile, e se guardiamo il nostro ombelico, sappiamo da dove proveniamo, chi siamo, le nostre origini. Piano piano impariamo a pronunciare anche la parola papà, siamo stati generati da un padre e da una madre, nella carne e nella vita. Questa è la mia premessa per dire a mio papà grazie per la vita, grazie per l’esempio, grazie per avermi fatto studiare e grazie perché ancora oggi, stanco negli anni, mi sorride, mi accompagna.
Oggi sono 87 anni, sei nato nel giorno in cui la chiesa festeggia il ss. nome di Maria. Questo è l’augurio che ti voglio esprimere, grazie per i tuoi occhi, grazie per le tue rughe, grazie per i tuoi capelli bianchi, grazie per le tue mani ancora grandi e forti. Grazie perché hai amato la mamma, ami noi figli, ami i nipotini, ami la famiglia.
Dico anche grazie a Dio che ancora ti regala giorni insieme a noi, ti conserva in vita e in salute. Un fiume di ricordi mi accompagna, emozione e orgoglio, grazie per il peso che hai portato sulle tue spalle, seguendomi nei momenti importanti e meno importanti, grazie per i tuoi silenzi, grazie quando mi hai dato forza, grazie perché sei papà, come san Giuseppe, grazie perché mi hai difeso e custodito.
Oggi il mio cuore è inondato da questo fiume di ricordi che mi accompagna, ed è bello vederti anziano, ascoltare i tuoi racconti, la tua esperienza, sei stato sempre un uomo forte, attento, preciso, silenzioso, amante del tuo lavoro e della famiglia, il primo posto in ogni tua occupazione.
Io spero di ricambiare l’amore che hai per ogni figlio, grazie papà perché ci sei e anche se siamo distanti, sei sempre accanto a me.
Io posso dirti grazie e che Dio ti benedica, ogni giorno, insieme a tutti noi.
Grazie Dio per avermi dato questo papà. Auguri papà.
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