Nessuno ti vede

L’8 marzo potrebbe essere una giornata di retorica per la festa della donna, se non c’è uno sguardo diverso. Auguri donna, ti rispetto, ti devo la vita, ti amo, ti custodisco, ti proteggo. Lo dice la mia umanità, la mia fede, la mia ragione. Vorrei scriverle ogni giorno queste parole, ma il “destino” è che ancora tu devi lottare, perché nessuno ti vede.

Ti regaleranno una mimosa, ti faranno gli auguri, ma domani si dimenticheranno di te, non tutti. Tutti proveniamo da una donna, siamo stati partoriti dal quel grembo benedetto che a volte rinneghiamo, perché nessuno ci crede.

Oggi non voglio fare una riflessione articolata, ma scrivo di getto, se vuoi, leggi, accogli la mia stima, se mi senti, voglio esprimerti il mio riconoscimento, anche se scappi via, perché sei invisibile, nonostante hanno dedicato a te l’8 marzo.

Q qualsiasi donna, senza differenze, il mio augurio, come se fosse floreale, si diceva “che la donna non si tocca nemmeno con un dito”, ma devi sfiorarla con la riconoscenza. Non solo, “state molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale…. un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata….guai a far piangere una donna, Dio non demotica queste lacrime” (Talmud).

Nessuno ti vede, solo un giorno all’anno, si ricordano che la donna non è un anello mancante dell’umanità, ma di più. Penso alle donne violentate, maltrattate, mobbizzate, emarginate, e non è il vostro destino, non è questione di meriti, ma di umanità, che diventa sempre più povera senza la donna.

Permettimi un ultimo pensiero, donna, senza di te, la vita non sarebbe quella che è, bella, colorata, diversa, e se nessuno ti vede, Dio sì, per questo ti ha dato il grande potere, di generare e servire la vita, di essere terra feconda, di saper donare quella genialità e gentilezza che l’uomo non può trovare.

Grazie.