Prima domenica di Quaresima (Anno B) 21 febbraio 2021

Prima domenica di Quaresima (Anno B) 21 febbraio 2021

Prima domenica di Quaresima (Anno B) 21 febbraio 2021 842 1024 Vincenzo Leonardo Manuli

Il deserto fiorirà! (Mc 1,12-15)

Noi conosciamo il finale, la Pasqua, la Pasqua di Risurrezione, ma non sappiamo durante questa attraversata del deserto quali saranno le prove, le tentazioni, le cadute e i fallimenti, le delusioni e e i tradimenti, non solo, dobbiamo esercitarci a questo grande incontro, a fare unità e verità. Lo Spirito sorprende, è imprevedibile, apre nuove vie, accompagna nel discernimento, e la quaresima è tempo di rinnovamento, tappa dopo tappa, siamo invitati ad entrare nel deserto che non è assenza o luogo di solitudine, ma spazio di verità, di verifica con se stessi, luogo di lotta con i demoni, è necessario renderlo fertile e fecondo, esercitandosi nel combattimento contro lo spirito del male, al quale si è chiamati a dare un nome, a tutte quelle zone d’ombra che offuscano la nostra vita.

“L’immagine del deserto è una metafora eloquente della condizione umana” (Benedetto XVI), un viaggio dove si impara ad ascoltare la voce del Signore, ad avere fiducia di Lui e far tacere quella del seduttore che semina confusione e discordia.

L’evangelista Marco è molto essenziale e sobrio, dopo il battesimo, “lo Spirito costrinse Gesù nel deserto”. Conosciamo da Matteo e da Luca qualche dettaglio in più, egli convive con le bestie e con le fiere, nella sua carne fragile e vulnerabile, ecco la grandezza del mistero della kenosi, guidato dallo Spirito, lotta per prepararsi al duello finale, Satana, colui che mette alla prova, divide, separa, abbandonandosi con fiducia al Padre, sottomesso alla Sua volontà, fiducioso di un amore dichiarato fin dal grembo e reso pubblico nel battesimo, assistito dal compagno inseparabile: lo Spirito. 

Il deserto è andare nel cuore, qui si svolge una lotta interiore, una scuola dove imparare la fiducia, l’obbedienza, sono quaranta giorni che rappresentano una esistenza, e lungo la sua vita terrena Gesù è stato sempre tentato. Il deserto è tempo di crescita e di maturità, e lui subito dopo il battesimo affronta la tentazione del potere e degli idoli, dell’autosufficienza e della mancanza, rifiuta ogni compromesso con il divisore, vivendo tutto in un digiuno di preghiera e di affidamento al Padre, che ha sempre invocato, un sacrificio di amore, anche nel momento estremo della solitudine sulla croce. 

È importante il combattimento contro lo spirito del male, “Gesù respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volontà di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo. Lui non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel paradiso terrestre. Gesù sa bene che con Satana non si può dialogare, perché è tanto astuto. Per questo Gesù, invece di dialogare come aveva fatto Eva, sceglie di rifugiarsi nella Parola di Dio e risponde con la forza di questa Parola” (Papa Francesco).

Il protagonista nella missione di Gesù, nella Chiesa, nella vita del cristiano, è lo Spirito, occorre decidersi, fare una scelta, che non è quella facile e comoda dell’accettazione e dell’adattamento alla mentalità mondana, ma del rifiuto di ogni compromesso per entrare nella gioia dell’amore e nella pace.

Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano l’aurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno è un passo verso il Cielo. Siamo l’impossibile che diventa possibile, perché l’odio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dell’arcobaleno.

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